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Qual è il miglior fertilizzante al mondo? L’ humus di lombrico. Tra tanti fertilizzanti chimici, che fanno fiorire orti e giardini al costo di un impatto ambientale disastroso per il nostro pianeta (e pure per noi che utilizziamo le piante cresciute in questo modo nei più svariati modi), è una soddisfazione scoprire che il prodotto più efficace rimane quello che viene prodotto in maniera naturale e con poco dispendio di denaro.

Se sei alle prime armi con il giardino e con l’orto ti starai chiedendo cosa c’entrano i lombrichi con i fertilizzanti. Ebbene devi sapere che i lombrichi sono i migliori amici del suolo. Già Aristotele se ne era accorto, definendoli gli spazzini del mondo. Questi simpatici vermetti infatti hanno la capacità di digerire il materiale organico di origine sia animale che vegetale che trovano nel suolo, trasformandolo in una sostanza ricca di nutrienti. Ecco perché il miglior fertilizzante naturale al mondo è proprio la sostanza che si riesce a ricavare dalla loro digestione, l’ humus di lombrichi.

Come produrre humus di lombrico

Produrre humus di lombrico non è facile. Bisogna avere molta pazienza, ma, dopo lo sforzo iniziale, si viene ampiamente ripagati. Per i più pigri, esiste la possibilità di comprarlo già pronto. Si trova in vendita nei negozi dedicati alla vendita di prodotti per il giardinaggio, ma può essere piuttosto costoso. I più tenaci invece possono realizzarlo in casa. Vediamo qual è il procedimento.

Per ottenere humus di lombrico occorrono almeno sei mesi. I lombrichi producono ogni giorno una quantità di humus pari al loro peso, quindi quantità tali da poter essere utilizzate come fertilizzante richiedono molto tempo per essere prodotte. Durante questi sei mesi dovremo allevare e nutrire i lombrichi, alloggiandoli in uno spazio appositamente adibito.

La prima cosa da fare quindi è proprio procurarsi i lombrichi, scegliendoli tra le specie più adatte per il nostro scopo. Il più bravo in questa attività è il lombrico rosso californiano, noto anche come oligocheto Eisenia fetida. Inizialmente sarà necessario comprarli; in seguito, riproducendosi, aumenteranno di numero.

I lombrichi vanno poi nutriti. Per farlo si può utilizzare il compost oppure gli scarti alimentari. Gli scarti alimentari vanno però accuratamente selezionati, eliminando le sostanze acide che non risultano adatte per nutrire i nostri lombrichi. Il nutrimento ideale è però costituito dallo sterco animale, che possiamo procurarci presso qualche allevamento.

I lombrichi vanno alloggiati in un contenitore insieme alle sostanze che li andranno a nutrire. Il contenitore lo si può costruire con delle assi di legno. La base del contenitore deve essere forata per permettere il deflusso dell’acqua. L’interno del contenitore infatti deve essere mantenuto costantemente umido.

Una volta realizzato il contenitore che li ospiterà, bisogna aggiungere la vermiculite, una sostanza che farà da base, sulla quale dovremo inserire sia i lombrichi, sia le sostanze di cui essi si andranno a nutrire.

Una volta pronto, l’ humus di lombrico va aggiunto al terreno (ma senza esagerare nelle dosi), di cui andrà a migliorare le caratteristiche chimico-fisiche.

Quando usare l’humus di lombrico

I fertilizzanti chimici a lungo andare impoveriscono il terreno, rendendolo sterile. Questo processo di impoverimento del suolo è molto più rapido quando si tratta di coltivazioni in vaso. Utilizzare l’humus di lombrico è in questi casi la soluzione ideale. In questo tipo di coltivazione infatti il terreno non riesce a rigenerarsi da solo grazie al naturale deposito di materia organica (composta da residui vegetali e animali), che viene mangiata e digerita dai microrganismi del terreno. Dato che questo processo non avviene in maniera automatica, dobbiamo indurlo attraverso l’utilizzo di humus di lombrico.

Le piante che trovano maggiore giovamento dall’impiego di humus di lombrico sono gli ortaggi e le piante aromatiche. Ma non tutte le piante trovano giovamento dal suo utilizzo. Essendo una sostanza molto ricca di nutrienti, non si sposa bene con le piante che crescono in terreni aridi, come le piante tropicali.


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