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Quando si parla di cibo sono due le prime cose che ci vengono in mente: Italia e Natale.
Manca davvero poco al Cenone della Vigilia e al pranzo di Natale e molti non sono ancora pronti per dare il benvenuto nella propria cucina agli ospiti con piatti tipici e casarecci.
La tradizione impone di servire il maggior numero di piatti possibili, ma scopriamo insieme come farlo al meglio e con gusto!

Antipasti

  • Mocetta con crostini al miele: un antipasto tipico delle Alpi Occidentali che consiste in carne essiccata di muscolo o coscia di bovino, pecora o capra accompagnati da crostini preparati in forno e un filo di miele come tocco finale.
  • Bauletti con polenta, piselli e salsiccia: tipici delle regioni centrali della Penisola, è una pietanza da servire calda, accompagnata da vino rosso e buona compagnia.  
  • Pettole: palline di pasta lievitata fritte nell’olio bollente che ci trasportano immediatamente nel Sud soleggiato. Facili da fare e veloci, per la preparazione necessitano di 500 gr di farina 00, 12 gr di lievito di birra fresco, sale grosso e 375 ml di acqua. Le dosi indicate sono per circa 45-50 pettole, ma più ne fate più renderete felici gli ospiti. Favorite!

Primi

  • Valpellinentze: è un piatto tipico di Val d’Aosta che si prepara durante il periodo natalizio. Questa zuppa si può preparare in diversi modi, ma gli ingredienti non cambiano, infatti per un pranzo per 8 ci serviranno: 2 verze, 2 litri di brodo di carne, 100 gr di pancetta dolce a dadini, 100 gr di burro, 300 gr di formaggio tipo Fontina, 200 gr di Grana Padano, sale, pepe e due ore del vostro tempo.
  • Tortellini in brodo: squadra che vince non si cambia! Conosciuti e amati da tutti, i tortellini sono un ottimo alleato se non volete sperimentare o rischiare con ricette nuove e complicate. Per renderli un piatto tipico preparateli in casa!  
  • Culurgiones: classici ravioli sardi riconosciuti come prodotto IGP. La forma con cui vengono “chiusi” ricorda il simbolo del grano, infatti anticamente venivano preparati per ricorrenze particolari, come per esempio la fine del raccolto o la commemorazione dei defunti. Le dosi per 8 persone sono: 500 gr di passata di pomodoro, 200 gr di farina 00, 170 gr di cipolla, 450 gr di patate bollite, 200 gr di semola rimacinata di grano duro ed infine pecorino, basilico, sale, aglio, menta, olio extravergine d’oliva. La durata della preparazione è pari a circa 2 ore.

Secondi

  • Baccalà fritto con lampascioni: il lampascione è ciò che conosciamo più tradizionalmente come cipolla canina ed è consumato particolarmente nell’Italia meridionale. Per una cena per 8 persone vi serviranno 8 pezzi di baccalà e 32 lampascioni.
  • Cappone arrosto: è una carta vincente che secondo la tradizione si gioca a Natale e che vi permetterà di mettere d’accordo tutti, anche i palati più pretenziosi. Il cappone si prepara intero e necessita di alcuni ingredienti di accompagnamento: rosmarino, salvia, alloro, timo, aglio, fette di arancia, burro, vino bianco secco, brodo vegetale, carote, costa di sedano, patata grande, scalogni, zucchine.
  • Brovada e muset: la brovada è un piatto tipico del Friuli Venezia Giulia ed è usato per accompagnare carni arrosto o bollite; il muset invece è un tipo di insaccato simile al cotechino. Per la preparazione vi serviranno 500 gr di rape bianche fermentate, 2 musetti, 3 spicchi di aglio, 4 foglie di alloro, brodo, sale e pepe.

Dolci

  • Zelten: è un dolce tipico della regione Trentino Alto-Adige e si prepara solitamente nei mesi invernali, soprattutto per la Vigilia o il Natale. Gli ingredienti principali sono la frutta secca (noci, mandorle, pinoli, nocciole) e la frutta candita.
  • Pampepato: è un dolce di forma tondeggiante tipico delle regioni del centro Italia, come l’Umbria, l’Emilia-Romagna e la Toscana. A seconda del luogo di preparazione potete trovarci o meno le mandorle, le nocciole, i pinoli, la cannella e l’impasto può essere a base di cacao, cioccolato, caffè, liquore, miele. In alcune zone è un dolce che viene donato per Natale, accompagnato dal vischio.
  • Nucatoli: riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come prodotto tradizionale italiano sono dei deliziosi biscotti ripieni tipici siciliani. Le dosi che solitamente si trovano su Internet sono indicate per circa 30 dolcetti, ma si sa che soprattutto a Natale un dolce tira l’altro!

    Come concludere

  • Caffè corretto: come finire un pasto alla perfezione se non con del buon caffè italiano? Ancora meglio se corretto con dei liquori! Potete utilizzare la grappa, l’anice, il Borghetti, il whiskey, la sambuca. Attenti però a non esagerare!
  • Vecchio Amaro del Capo: amaro tipico della Calabria è entrato nelle classifiche come il miglior liquore alle erbe. Prende il nome da Capo Vaticano ed è composto da acqua, alcool neutro, zucchero ed infusi di erbe, tra cui mandarino, anice, arance, camomilla, liquirizia, menta.
  • Moretta: è un caffè tipico della città di Fano. Si beve solitamente come digestivo. Viene preparato con dosi uguali di caffè, anice, rum e brandy e affonda le sue radici nel passato marinaresco della città, infatti è una bevanda che veniva consumata dai marinai per scaldarsi prima di partire.



Che sia Nord, Centro o Sud i piatti tipici sono fondamentali per la cultura italiana, soprattutto se si parla di Vigilia o Natale. È necessario ricordare, tuttavia, che anche l’occhio vuole la sua parte ed è necessario avere anche una location all’altezza della vostra cucina.

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